

I pizzoccheri sono un pimo della tradizione Lombarda, precisamente della provincia di Sondrio in Valtellina. Sono un tipo di pasta corta prodotta con farina di grano saraceno italiano (ha un basso indice cliecemico) , quelli che si trovano già pronti non sono di mio gradimento perchè mi sembra di mangiare segatura, quelli che ho imparato a fare, sono morbidi, piacevoli, gustosi e soprattutto realizzati a mano con farina controllata originale italiana biologica, ma vera biologica. Sono entrata in contatto con dei contadini e dei consorzi di grani antichi, che stanno ripopolando i notri terreni di montagna in Valsusa, in Sicilia e in Lombardia, ecc… Ci lamentiamo della bassa qualità delle materie prime con cui pasta, pane e succedanei sono prodotti, ma siamo noi che possiamo fare la differenza, siamo noi che possiamo decidere a chi dare i nostri soldi, alla grande distribuzione, alle multinazionali o ai contadini italiani, che cercano di soppravvivere al mercato spietato della domanda e dell’offerta…. E’ ora di fare scelte etiche e soprattutto intelligenti, è ora di sostenere l’agricoltura eroica italiana è ora di cambiare stile di vita e soprattutto di diventare consumatori responsabili.
INGREDIENTI per 2/3 persone
Per i pizzoccheri
200 gr di farina di Grano Saraceno;
50 gr di farina 00 per spolverare;
1 bicchiere di acqua naturale;
un cucchiaino di sale fino;
Per il condimento
1 patata molto grande io uso quelle di montagna a buccia rossa;
50/100 gr di Raschera Dop (Io ho usato un tipo di formaggio a pasta dura con caglio vegetale ideale per Vegetariani)
2/3 foglie grandi di Verza fresca;
30 gr di burro;
2 cucchiaia di olio evo;
1 rametto di rosmarino;
1 rametto di salvia
1 spicchio d’aglio
sale e pepe;
PROCEDIMENTO

impastare la fanira di grano saraceno con l’acqua e il cucchaino di sale, ammalgamare bene e spolverare con farina 00 per scattare bene il composto dal piano di lavoro,


Stendere il panetto con un mattarello di legno fino ad ottenere un telo dello spessore di circa mezzo centimetro e tagliare a listarelle e successivamente a pezzetti di circa 7 cm di lunghezza e 1 cm di spessore; 7 x 1 x 0,5 cm


Prepariamo il condimento, sbucciamo una patata molto grande, io uso quelle di montagna a buccia rossa, tagliamola a cubetti ci circa 2/3 cm per lato e mettiamola a cuocere per circa 15 minuti in abbondante acqua salata dove cuoceremo anche i nostri pizzoccheri;


Lavare bene le foglie di verza e tagliarle a listarelle;

aggiungere i pizzoccheri all’acqua salata che bolle con le patatate, lasciare cuocere 4/5 minuti ed infine sbollentare la verza per 2/3 minuti, i nostri 3 ingredienti insieme si insaporiranno creando una fantastico equilibrio;

In una pentola sciogliere il burro con l’olio lo spicchio d’aglio, salvia e rosmarino, sale e pepe, (io uso una di terracotta così è bello anche da portare in tavola) , togliere il tegame dal fuoco, aggiungere i pizzoccheri con le patate e la verza scolati dentro il burro sciolto con l’olio e gli aromi, aggiungere pezzetti di formaggio Raschera o similari a piacere, mescolare il tutto dolcemente dal basso verso l’alto, otterrete una mantecatura meravigliosa dei notri semplici ingredienti;


Lo so che alcuni diranno che la ricetta è molto calorica, ma è un piatto unico per affrontare il freddo invernale, di conseguenza una bella passeggiata per digerire dopo è l’ideale:

Come abbinamento cibo vino consiglio un’eccellenza dei vini lombardi, Sforzato/Sfursat della Valtellina secco DOCG ottenuto da viti di nebbiolo, che in valtellina viene rinominato chiavennasca, la percentuale è di crca al 90% chiavennasca e altri vitigni autoctoni a bacca rossa al 10%;